Kit per organizzare lo studio: ecco cosa vi serve

Sembra un discorso generale ma noi lo stiamo applicando al settore della formazione. Forse non è vero che l’organizzazione sia tutto come vorrebbero farci crede i maniaci dell’ordine ma è indubbio che aiuti ad ottenere risultati concreti per chi studia. Nel caos si muovono solo i grandi artisti, gli altri ci si perdono dentro. Ecco perchè, con l’inizio di settembre, ci sentiamo in dovere di segnalarvi un kit per organizzare lo studio. Alcuni accorgimenti, tra formazione a distanza e formazione in presenza, che vi daranno il giusto supporto per mettere in carreggiata da subito la vostra vita accademica. Pronti? Ecco una mini-guida sui consigli per partire bene nello studio all’università con link utili e contestualizzazioni generali. Buona lettura.

Vi può servire sapere come è composto un kit per organizzare lo studio? Male non vi farà perché settembre è appena cominiciato e con esso una nuova stagione universitaria. Prima, però, per correttezza d’informazione, lasciateci sottolineare che una mini-guida non potrà mai esaurire un tema così vasto. Per questo, a lettura completata, dovete assolutamente integrare il tema con le informazioni che costantemente emergono dal Web o, meglio, dai nostri articoli che ogni giorno potete godervi sul nostro blog accademico di Imperia. Se poi avete ancora dubbi, siamo pronti a fugarveli attraverso il nostro form informativo.

Adesso analizziamo insieme il kit necessario:

  • un pc veloce, ideale se libero da altro. Magari un portatile vecchio che, però, userete solo per studiare;
  • un device moderno, tipo smartphone o tablet, che vi sarà utile per dialogare in chat o in videoconference col tutor o coi vari docenti;
  • una buona connessione, essenziale per far girare i video delle lezioni sulle piattaforme di eLearning di Unicusano;
  • carta e penne di vario colore per creare facilmente le mappe concettuali mentre seguite le lezioni;
  • evidenziatori e post-it per integrare alla vecchia maniera (che non è mai sbagliata) coi libri di testo cartacei.

Studiare coi device

Il concetto di “materiale base per studiare bene” può essere anche meno fisico e più concettuale. Per esempio non dovreste mai farvi mancare l’opportunità di studiare coi device. Tra smartphone e tablet, infatti, ormai abbiamo il mondo in mano. Il mondo, compreso quello della nostra formazione.

Tutti i siti, i blog e le piattaforme della nostra università sono Mobile Friendly e quindi assistete alla totale liberazione del diritto allo studio. Potrete cioè seguire le lezioni da dove vorrete e quando vorrete. Qusrto avvantaggia categorie di studenti storicamente zoppicanti come i lavoratori e le mamme.

Non solo. Tra i vantaggi di formarsi su un dispositivo c’è anche che il video non ha limiti di views. Cosa significa? Che potrete permettervi il lusso di seguire un docente fino a quando non lo avrete capito. Molto diverso dal “carpe diem” delle lezioni degli atenei.

Il mix tra FAD e FIP

Anche il mix tra FAD – formazione a distanza e FIP – formazione in presenza vi sarà prezioso alleato nella ricerca della “valigia perfetta dello studente”. Se i vantaggi del primo li abbiamo esposti bene al punto precedente, poter seguire lezioni in presenza ha il suo peso.

Esistono, infatti, materie più complesse come, ad esempio, quelle della Facoltà di Ingegneria. Là le esercitazioni in classe hanno ancora senso e uno studente necessita di confrontarsi di persona coi docenti ed anche coi propri colleghi.

Unicusano crede nella assoluta priorità delle vostre esigenze per cui sa che non rinuciare a nulla nella formazione è il massimo che potrete avere  disposizione. sarete voi a ponderare quanto agirete online e quanto agirete in aula.

Come usare i social network nell’apprendimento

In quest’ottica non ci sono solo strumenti didattici moderni interni da usare a proprio vantaggio. Potreste mettere “in cascina” anche il saper usare i social network nell’apprendimento. La creazione di Zuckerberg, per esempio, è ideale anche per questo scopo.

Potrete creare gruppi di studio privati o pubblici per cooptare tutti vostri colleghi, facilmente rintracciabili sul social network, per creare una preziosa rete di informazioni e messaggi in modo tale che possiate sfatare le voci di corridoio e condividere, invece, le informazioni davvero importanti.

Anche il coinvolgimento di un docente in un gruppo Facebook, qualora esso sia disponibile, è una strategie intelligente, considerando la funzione della chat che vi creerebbe un rappoorto diretto con lui.

Saper condividere informazioni su Whatsapp

Un ultimo elemento del kit del buon studente è… Whatsapp. Il noto sistema di chat, sempre di proprietà di Zuckerberg, infatti, cosente, tra le altre cose, di condividere informazioni.

Se voi pensate a creare un gruppo di studio su Whatsapp, da là potrete avere pdf di dispense, contatti utili in rubrica e materiale didattico di ogni sorta tra link e video.

Gli spunti sul kit per organizzare lo studio che fornisce questa mini-guida sono interessanti ma incompleti per questione di spazio. Integrate con Internet ma anche solo frequentando con costanza i nostri canali social ufficiali.


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