Come si scrive un report: linee guida e consigli utili

Come si scrive un report? Fate bene a chiedervelo perché tra le competenze più richieste dalle aziende c’è proprio la capacità di redarre un documento aziendale che serva per molteplici usi. Ci si deve presentare ai clienti o ai competitor, si deve mostrare un prodotto o spiegare un servizio. A prescindere dagli scopi finali, saper trarre le proprie conclusioni significa potresti muovere in autonomia su molti fronti e, soprattutto, significa poter fare strategie di mercato efficaci grazie alla solida base di dati che comprovino una strada piuttosto che un’altra. Una mini-guida forse non potrà essere esaustiva ma almeno potrà darvi tutti gli spunti necessari per arrivare ad avere le basi su cui approfondire le tecniche. Ne volete sapere altro? Non vi resta che leggere. Buona avventura.

Come si scrive un report? Molte sono le cose da sapere su questo tema. Entriamoci con calma ed in modo schematico.

  • Stabilite il concetto chiave
    Perché non ha senso essere vaghi e generici nella stesura di un documento aziendale e perché ogni singola analisi di mercato che si rispetti deve passare da un preciso indirizzo di volontà. Cosa volete dimostrare? Datevi una risposta e poi non la dimenticate mai più nel corso di tutto il lavoro.
  • Specificate le incognite
    Non si può controllare tutto e nessuno lo pretende da voi. La pretesa, però, è che siate chiari in merito. Stabilite subito i confini della vostra analisi e mettevi chiaramente in condizione di non farvi criticare per possibili defaillance.
  • Usate uno stili coerente
    Un errore gravissimo sarebbe non avere chiaro il tone of voice. Può essere di qualsiasi tipo (formale, in caso di aziende) ma l’importante è non mutarlo in corso d’opera perché dareste al lettore un senso di sciatteria e di totale mancanza di professionalità.
  • Esponete la fattibilità delle idee
    Se il vostro report punta a costruire ipotesi di lavoro, ricordatevi sempre di corroborarle con possibilità concrete. Si può fare? In quali tempi? Con quali costi? Come? Solo così sarete presi sul serio e non farete perdere tempo a chi vi legge ma anche a voi.
  • Appoggiatevi ad uno studi0 se presente
    I numeri non mentono, specialmente se sono creati da professionisti credibili del vostro settore. Cercate studi esistenti sulla materia che state relazionando e, se seri, citateli a dovere facendovi trasferire così da loro una solidità che vi sarà utile.
  • Date peso al monitoraggio
    Perché viviamo in un’epoca di socializzazione e di interazione dove il tiro va aggiustato costantemente. State sempre coi fari accesi sul pubblico che vi legge e sui suoi cambiamenti in modo che possiate coglierli per tempo e settare la vostra offerta aziendale di conseguenza.

Come si scrive una relazione

Una parte importante su come si scrive un report ce l’ha la stesura di una relazione. Ci sono infiniti trucchi per crearla ma il punto più importante è che dovete sempre tenere in mente chi vi sta leggendo. Considerate il suo livello culturale, il suo pacchetto di nozioni, la sua capacità di espressione e, soprattutto, cosa si aspetta dal vostro documento. Si tratta di una traccia guida seria nel cui solco dovrete andare e camminare in avanti.

L’importanza della premessa di una relazione sta tutta nel fatto che tutti noi andiamo di fretta per cui è basilare (ed apprezzato) capire che cosa volete dire in fretta e senza far perdere troppo tempo. Poi potrete analizzare e snocciolare a fondo il tema ma prima dovete mettere chi legge in condizione di “liquidarvi” anche in un paio di minuti.

Come fare una relazione

Premesso che saper scrivere report aiuta a farsi apprezzare dalle aziende e, quindi, nel mondo del mercato, è bene darvi altri rapidi consigli sul come farlo al meglio:

  • cercate fonti autorevoli;
  • scrivete il testo della relazione seguendo una struttura precisa;
  • usate i grafici e le tabelle;
  • inserite fotografie e immagini;
  • formattate il testo della relazione;
  • scegliete un titolo efficace;
  • rileggete con cura il documento.

Usare gli abstract, infine, come anticipato, è basilare. Se la vostra relazione è lunga, dovete avere l’accortezza di dividerla in capitoli. Proprio in questo caso, è consigliabile l’uso degli abstract. Cos’è? Si tratta di “un testo breve, di cento o duecento parole al massimo, che viene messo all’inizio di ogni capitolo e che spiega al lettore che cosa troverà in quella parte della relazione”. Utile, no? Utile e molto amato dai lettori pigri.

Come si scrive un report ora lo sapete fare. In teoria. E’ la pratica che vi manca e che manca a tanti ragazzi universitari italiani. Colmate questo gap esercitandovi ogni giorno e, magari, integrando quello che già sapete con le molte informazioni che passano tra le righe degli articoli del nostro blog accademico di Imperia. Non solo. Completate il “compitino” chiedendo tutto (ma proprio tutto) quello che volete sapere attraverso il nostro form informativo. Scommettiamo che vi rispondiamo prima che possiate immaginarvelo?


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