Perché laurearsi in sociologia? 7 ottimi motivi

Sei indeciso sul percorso universitario da intraprendere e vorresti capire perché laurearsi in sociologia? Se ti poni questa domanda, significa che la sociologia è il tuo campo di interesse principale, ma temi per la tua futura vita lavorativa.

Probabilmente, hai letto dei dati occupazionali poco incoraggianti o sei vittima di quel pensiero comune per cui la sociologia non è proprio un settore in cui si trova lavoro con facilità. Genitori, amici e conoscenti ti avranno detto: sociologia, ma per fare cosa dopo? Ebbene, si sbagliano. Leggi la nostra guida qui di seguito sul perché laurearsi in sociologia e scoprirai tanti buoni motivi per seguire il tuo istinto.

Laurea in sociologia: il valore della multidisciplinarità

Il primo punto della nostra guida “perché laurearsi in sociologia” riguarda la notevole multidisciplinarità dei percorsi di studio.

Sia le lauree triennali che quelle magistrali prevedono piani di studio che abbracciano diverse materie. Non studierai solo le classiche discipline sociologiche, ma anche diritto, storia, antropologia, statistica, scienze politiche, psicologia sociale e non solo.

Potrai, inoltre, acquisire tutte le conoscenze necessarie a svolgere analisi e ricerche. La vastità di materie offerte dai corsi ti permette di acquisire una formazione molto articolata. Questo aspetto è un indubbio punto di forza delle lauree in sociologia perché ti apre le porte di tanti settori lavorativi diversi.

L’ampia scelta di opportunità lavorative

Gli sbocchi lavorativi sono molti e questo aspetto va valutato con attenzione. Spesso, i titoli di studio poco definiti dal punto di vista professionale sono oggetto di giudizi negativi. Se la laurea non ha come sbocco naturale la professione di avvocato, di medico, di ingegnere o di architetto, viene percepita come fumosa, troppo teorica e meno spendibile nel mondo del lavoro.

In realtà, si tratta di una falsa credenza. A differenza degli altri percorsi di studio, quello in sociologia necessita di studenti decisi e capaci di non lasciarsi fuorviare dalle disparate opportunità lavorative. Quando ci si iscrive a sociologia, bisogna prima aver fatto chiarezza sulle proprie ambizioni professionali. Cosa si vorrebbe cioè fare in futuro? Una volta formulata la risposta, il percorso di studi sarà ancora più soddisfacente.

Perché, infatti, non si dovrebbe considerare come positiva l’ampia rosa di professioni a cui dà accesso? Qui di seguito, trovi un piccolo elenco dei ruoli che potresti ricoprire con il titolo in sociologia:

  • consulente del lavoro
  • cacciatore di teste
  • tecnico dell’inserimento lavorativo
  • orientatore in uffici di collocamento
  • consulente nel settore delle informazioni commerciali
  • info broker/data broker
  • sondaggista/dipendente società di sondaggi (intervistatore e rilevatore professionale)
  • giornalista
  • addetto alla comunicazione
  • addetto ufficio stampa

Come vedi le opportunità sono tante e differenti tra loro. Ci sono anche professioni molto moderne come l’info broker. In parole povere, si tratta di un professionista il cui compito è raccogliere informazioni per i propri clienti.  L’info broker costruisce cioè banche dati per i committenti utilizzando fonti diverse, dai social a internet fino agli e-commerce. Per chi lavora un info broker? Di solito, sono profili professionali assunti da società di big data che hanno come clienti banche, assicurazioni, agenzie di pubblicità, aziende di marketing, società di vendita on line e così via. 

Lavoro nelle amministrazioni pubbliche

Sociologia conviene anche se vuoi lavorare nella pubblica amministrazione. In questo caso, però, devi proseguire gli studi e iscriverti alla magistrale della classe di studi LM-88.  Unicusano, per esempio, ti propone un percorso con una modalità nuova, denominata Percorso Eccellenza. Grazie a questa formula usufruisci sia della formazione a distanza che di due novità. Avrai l’assistenza personalizzata di un mentore e la possibilità di sostenere gli esami suddivisi in esoneri.

Una volta conseguito il titolo biennale, potrai scegliere di lavorare come:

  • segretario comunale e provinciale
  • funzionario amministrativo
  • cancelliere (amministrativo, capo, di sezione)
  • consigliere per la stampa
  • controllore di gestione nella pubblica amministrazione
  • commissario amministrativo
  • ispettore amministrativo e compartimentale
  • ispettore CONSOB
  • ispettore provinciale e regionale

Un futuro da criminologo

Perché laurearsi in sociologia? Se la tua passione è la criminologia, l’iscrizione a sociologia è la scelta giusta. Il criminologo, infatti, studia i fenomeni criminali adottando metodi di analisi sia scientifici che statistici. In Italia non esiste un percorso di studi specifico, ma sono molto consigliate le lauree in sociologia, psicologia e giurisprudenza. Ovviamente, dovrai specializzarti seguendo un master post universitario in criminologia, a cui comunque non puoi iscriverti senza la laurea triennale o biennale.

Tra l’altro, negli ultimi anni la figura del criminologo ha visto crescere le proprie opportunità occupazionali. Dal 2020, infatti, gli avvocati difensori hanno la possibilità di assumere i criminologi per fornire consulenze di parte. Questo significa che oggi un criminologo può lavorare anche  per gli studi legali, oltre che per i tribunali e le questure. 

Puoi accedere all’insegnamento

La laurea in sociologia ti apre le porte del mondo della scuola. Per poter intraprendere questo percorso, però, devi aver conseguito la magistrale. 

Il titolo della classe di studi LM-88, per esempio, ti dà accesso a due classi di insegnamento:

  • A-18 – filosofia e scienze umane
  • A-65 – teoria e tecnica della comunicazione

La classe A-65 ti consente di insegnare negli istituti tecnici con indirizzo in grafica e comunicazione. La classe A-18, invece, ha diverse possibili cattedre da ricoprire. Potresti cioè insegnare nei licei artistici, negli istituti tecnici, nei licei scientifici, negli istituti professionali in servizi sociosanitari, nei licei musicali e negli istituti alberghieri.

Lavorare come mediatore culturale

Se sei una persona aperta e comunicativa e ti piace confrontarti con culture diverse, la domanda perché laurearsi in sociologia ha un’ulteriore possibile risposta: puoi lavorare come mediatore culturale.

Il mediatore fa da ponte tra le istituzioni e le persone provenienti da altre culture. Si tratta cioè di una figura molto importante nel settore dell’immigrazione, il cui ruolo è quello di agevolare la comunicazione tra i migranti e lo stato e di facilitare l’integrazione nella nostra società di persone provenienti spesso da aree del mondo particolarmente disagiate.

Di solito, il mediatore lavora presso tribunali, commissariati di polizia, strutture sanitarie, carceri, uffici pubblici, sindacati, associazioni di categoria e associazioni no profit. La laurea in sociologia ed eventualmente un master specifico, conseguito al termine degli studi, sono indicatissimi per svolgere questa professione, che è capace di dare davvero grandi soddisfazioni a livello sia umano che lavorativo.

Laurea in sociologia: tutti i vantaggi personali

La nostra guida sul perché laurearsi in sociologia si conclude con una piccola, ma importante riflessione. Seguire un corso di studi universitari deve essere interessante, piacevole e stimolante. Ebbene, i piani di studi di sociologia hanno proprio tutte queste caratteristiche.

Valutare un titolo di studio unicamente in base alle opportunità di carriera che garantisce, potrebbe essere a volte un po’ troppo riduttivo. Da studenti è importante anche che le materie siano coinvolgenti, che il percorso sia in grado di aprire la mente, fornendo spunti di riflessione nuovi, che i programmi facciano venire voglia di approfondire o di seguire un percorso inizialmente non immaginato o immaginabile.

La caratteristica della multidisciplinarità della laurea in sociologia riesce ad assolvere a tutti i “compiti elencati”.  In altre parole, una delle risposte alla domanda perché laurearsi in sociologia è proprio questa: perché ti appassionerai, ti sentirai coinvolto e attento, avrai voglia di approfondire, percepirai la netta sensazione che i tuoi orizzonti si stiano ampliando e ti metterai alla prova riuscendo a trovare la tua vocazione professionale.

Allora, cosa ne pensi: i motivi elencati ti hanno convinto a iscriverti ala facoltà di sociologia?

Credits immagine: DepositPhoto.com/Stillfix


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